Lo studio del colore appartiene alla fisica, alla psicologia e alle loro interconnessioni.

 

                                    

Come si percepiscono i colori? I colori altro non sono che una sensazione che viene avvertita in una zona particolare del cervello e viene provocata dall'azione che i fotoni compiono sui ricettori retinici, noti come bastoncelli e cono, a causa della loro forma.

I bastoncelli: sono sensibili ai livelli di luminanza

I coni: sono di tre tipi:

I coni sensibili alle lunghe lunghezze d’onda (rosso)
I coni sensibili alle medie lunghezze d’onda (giallo verde)
I coni sensibili alle corte lunghezze d’onda (blu)
I bastoncelli funzionano alle basse intensità della luce e sono responsabili della visione in condizione di luce scarsa ma non danno luogo alla sensazione del colore.


I coni invece funzionano ad intensità maggiori, come quella della luce del giorno; contengono sostanze chimiche sensibili alla luce, chiamate foto-pigmenti.
La retina è formata da una complessa struttura contenente ricettori sensibili alla luce che sono responsabili della trasformazione della luce in impulsi nervosi. In parole molto semplici, gli oggetti intorno a noi "emettono" un certo numero di fotoni, i quali vanno a colpire la retina dei nostri occhi. In questo modo vengono a determinarsi una serie di sensazioni cerebrali di tipo visivo alle quali possiamo dare il nome di "colori".

Il fisico inglese Isaac Newton dimostrò, nel 1672, che la luce, che vediamo bianca, è in realtà composta dai sette colori dello spettro solare. 

I colori si suddividono in:
PRIMARI, SECONDARI E TERZIARI.


PRIMARI: ROSSO, BLU, GIALLO, non possono essere generati da altri colori.
SECONDARI: ARANCIO, VERDE, VIOLA si ottengono mescolando due primari in parti uguali.


Mischiando due primari in quantità diverse, si ottiene un colore TERZIARIO.

I colori hanno una "temperatura" e si suddividono in caldi, freddi e neutri in base alle diverse sensazioni che trasmettono, alle immagini e alle situazioni che richiamano alla mente.

I rossi, i gialli e gli arancio sono luminosi e si associano alla luce del sole ed al suo calore, mentre i blu, i violetti e i  verdi evocano la neve, il ghiaccio, il mare, il cielo, i prati.

Sono caldi i colori che tendono all'arancio e al rosso.

Sono freddi quelli che tendono al viola e al blu.


Sono neutri quelli che tendono al nero, al bianco e al grigio.

Colori primari Colori secondari Colori intermedi terziari

Colori Analoghi sono quelli che contengono un colore comune e si trovano uno accanto all'altro sulla ruota dei colori.

Colori complementari sono due colori, uno di fronte all'altro sulla ruota dei colori, ad esempio, blu e arancio.
 
La percezione della forma, la profondità e il chiaroscuro sono strettamente connessi alla percezione del colore.

Le onde formano, secondo la loro lunghezza, i vari tipi di luce, dall'infrarossa a quella visibile dall'occhio umano, fino ai raggi ultravioletti.
 
Il colore caldo avanza verso lo spettatore, e crea un movimento eccentrico-centrifugo che si allarga verso l'esterno, abbaglia, respinge.

Il colore freddo indietreggia dallo spettatore, e crea un movimento concentrico-centripeto: si avvolge su se stesso, provoca un effetto di immersione, attira lo spettatore.


Il colore è, quindi, una sensazione che viene avvertita dal cervello e che ha anche effetti sulla psiche.


Johann Wolfgang Goethe


Teoria genetica dei colori
I colori sono una rielaborazione attiva di chi li percepisce e risentono fortemente del contesto psicologico e storico dell'osservatore
Il luogo in cui si colgono nel loro formarsi i fenomeni luminosi e coloristici non è lo spazio, ma lo strumento fisiologico congegnato apposta per percepirli, l'occhio.

 

Rudolf Steiner

….intime sensazioni che si potrebbero definire “movimenti dell’anima” e che, nella contemplazione dei colori, vengono sperimentati nelle profondità del subcosciente.
Sono paragonabili a forze dinamiche di espansione e contrazione e, se riprodotte nella stesura dei colori durante l’esecuzione del dipinto, gli conferiscono vita e luminosità.
 


Max Lüscher


Teoria psicologica

Elabora il suo Test dei colori ed individua con esattezza le strutture psicofisiologiche.

Già nel 1947, durante il Congresso mondiale di psicologia a Losanna, lo studente ventitreenne Max Lüscher spiega la sua diagnostica dei colori.

 

Colori base del test: blu, verde, rosso, giallo Colori secondari del test: viola, marrone, nero, grigio.