CORSI   UNIVERSITA'   POPOLARE   BIELLESE      ANNO   2012/2013

                                                                                                                                                                     

 

 

COME LIBERARSI DAL SENSO DI COLPA

martedì h. 21 – 22,30         ottobre – gennaio  Biella, ITIS.     

 

La paura più grande di un essere umano, insieme alla paura della morte cui è spesso associata, è di non  rappresentare un valore agli occhi degli altri, di poter essere considerato in modo negativo o con ostilità. Quando si prova questa   sensazione vuol dire che agiscono ricordi emotivi di ferite che ha subito la nostra autostima durante l'infanzia.  

Criticare ripetutamente i sentimenti e le  pulsioni di un bambino  significa  trascinarlo verso un senso di colpa e di vergogna e non verso un senso di responsabilità. Il bambino, in questa situazione, sentirà che gli tocca un ruolo da recitare. Ogni maschera che deve aderire ad  un modello, proprio per la sua funzione difensiva, nega la spontaneità. Chiuso in questa prigione interiore il futuro uomo si sentirà responsabile dei propri sentimenti più che del suo comportamento.  Il senso di responsabilità favorisce l'aderenza con la realtà e la concretezza di una persona, il senso di colpa condiziona l'individuo a vivere in modo astratto, preda delle sue illusioni.

Nella vita quotidiana, la colpa è spesso attribuita ai sentimenti più che alle azioni e questo provoca la malattia emotiva.  

Attraverso l’analisi della scrittura dei partecipanti si evidenzieranno disagi legati al senso di colpa e si individueranno le motivazioni e le risorse personali per costruirsi un’identità ed “apprendere” l’amore di se stessi.

 

 

 

LA PAURA DEL VUOTO: ANORESSIA, BULIMIA E NUOVI DISAGI CONTEMPORANEI

mercoledì h. 21 – 22,30 ottobre – gennaio Biella, ITIS

 

Resistere al cibo come resistere all’altro; controllo del bisogno di cibo come affermazione della propria autosufficienza, della propria autonomia; sottrarsi al cibo come sottrarsi all’altro. Fare il vuoto nei confronti dell’altro facendo il vuoto nel proprio corpo. Il progetto anoressico-bulimico consiste nel fare del vuoto avvertito nel rapporto con l’altro, è assunto come rimedio, addirittura come cura, al male, alla sofferenza.   

La magrezza diviene segno della propria capacità di resistere al vuoto dell’altro, anzi di poterlo gestire. In quanto progetto, programma, ragionamento che porta ad una precisa conclusione assunta come obiettivo cui aderire in maniera totale, l’anoressia-bulimia si presenta come discorso.

Questo discorso consiste nel convincersi della propria capacità di controllare, di gestire il rapporto  con l’altro, di disporre di autonomia nei confronti dell’altro. 

Nel comportamento-discorso anoressia-bulimia, la bulimia rappresenta un cedimento, un venir meno al proprio impegno, un tradire il proprio progetto, una dichiarazione di debolezza nei confronti dell’altro. Al tempo stesso, essa è anche rimedio drastico, che consiste nel cancellare dal proprio corpo i segni di questo cedimento imperdonabile. L’inflessibilità del progetto e del giudizio anoressico non può tollerare la  debolezza, il cedimento. L’io anoressico è un giudice rigido, inflessibile.

 Il vuoto diventa simbolo dell’assenza dell’altro, metonimicamente e metaforicamente trasformato in vuoto nel proprio corpo e, nello svuotamento del vomito provocato, in rigetto dell’altro. Da sintomo di fame, lo stomaco vuoto diventa simbolo della capacità di tenere  l’altro a distanza, di farne a meno. Il discorso anoressico-bulimico dice paradossalmente e in maniera contraddittoria la propria non indifferenza all’altro ma, anche, il desiderio di dimostrare di poterne fare a meno distruggendosi per ferire e punire quella figura -simbolo del vuoto esperito.

 L’analisi della scrittura dei partecipanti e l’applicazione di test proiettivi permetterà di evidenziare eventuali disagi, di comprenderne le origini e di trovare in ogni personalità le caratteristiche inconsce che possono aiutare a superare la dolorosa sensazione di vuoto e tristezza.    

 

PASSIONI: EDUCARE IL CUORE

venerdì h. 19,30 – 21      ottobre – gennaio, Biella, ITIS.    

 

Viviamo in un’epoca di passioni tristi senza progetto, appartenenza, senza un luogo, un’idea  dove avvolgere i propri slanci. La nostra è un’epoca spassionata, non creativa perché, per ideare e decidere, abbiamo bisogno del supporto della passione che è un elemento irrazionale. Avremo, forse, una società sempre più conformista, duttile, trascinabile, inerte? L’Occidente sembra essere affetto da una  forma depressiva: servono la passione, gli ideali, incontaminati nel  tempo,  per accendere i cuori con  una sventagliata sferzante sul preoccupante vuoto emotivo e morale della  società odierna. I disagi e le sofferenze sono legati ad una scarsa attenzione alle emozioni che sono alla base della motivazione e del coinvolgimento personale, così come la causa di  blocchi e difficoltà di apprendimento e sono  importanti per tutta la vita, perché danno  orientamento, gusto, forza vitale alle proprie azioni e progetti.  

 Attraverso l’analisi della scrittura dei partecipanti si evidenzieranno disagi emozionali e si  individueranno le motivazioni e le risorse personali per riaccendere gli entusiasmi e appassionarsi in un progetto di Vita. 

 

 

VINCERE LA SOLITUDINE

martedì h. 19,30 – 21         ottobre – gennaio     Biella, ITIS

 

“Per vivere una vita piena e ricca bisogna andare verso gli altri. E questo è tutto”.

Cesare Pavese, Lettere

 

La solitudine può manifestarsi nella nostra vita come solitudine interiore, creatrice, oppure può essere dolorosa, isolamento. Può essere, quindi, negativa o arricchente. 

 La solitudine – isolamento è una solitudine negativa, in cui si è chiusi in se stessi, perduti al mondo e alla trascendenza nel mondo. Mentre la solitudine arricchente, come il silenzio, è esperienza interiore che ci aiuta a vivere meglio la nostra vita di ogni giorno perché in essa avvertiamo l'importanza della riflessione, della meditazione, della sensibilità e della carità, delle attese e della speranza.   Le cause che inducono a isolarsi, a chiudersi in "una prigione senza porte” sono  molte: la malattia depressiva, la mancanza o la perdita di persone amate, la dissolvenza di ruoli sociali significativi, ma anche la nostra indifferenza e la nostra noncuranza, la nostra desertificazione emozionale, il nostro rifiuto dell'amore, il dolore fisico, le crisi di fede, la timidezza, i sensi di colpa, l'acutizzarsi di conflitti sociali, l'angoscia.  

 Attraverso l’analisi della scrittura dei partecipanti si evidenzieranno le modalità con cui lo scrivente affronta l’esperienza del vivere in solitudine e con l’Altro, gli eventuali disagi, si  individueranno le motivazioni e le risorse personali  utili per   liberarsi dagli ostacoli che portano ad un isolamento emozionale ed affettivo  ed impediscono di vivere in armonia con se stessi e l’ambiente.

 

 

PSICOGRAFOLOGIA

venerdì h. 21 – 22,30 - ottobre – aprile; Biella, ITIS

Nozioni generali: Sistemi di comunicazione; Origini del linguaggio; Il linguaggio orale; Il linguaggio musicale; La scrittura; Le origini della scrittura; Neurofisiologia del gesto grafico; I canali sensoriali –

Grafologia: Le principali Scuole grafologiche europee; Il foglio bianco e la sua simbologia; I segni grafologici individuati attraverso lo studio della direzione, della dimensione, della forma, della continuità, della pressione e dell’andamento della scrittura. La misurazione della scrittura: rilievi grafometrici e rilievi estimativi. Le leggi di proiezione dell’inconscio nella scrittura –

Psicologia: Elementi fondamentali di psicoanalisi: S. Freud, A. Freud; M. Klein, Mahler, Winnicott, W. Bion. La teoria analitica di Carl Gustav Jung. I meccanismi di difesa. Psicologia dei processi cognitivi. Le caratteristiche intellettive e temperamentali. Le caratteristiche affettive che ostacolano l'agilità dell'apprendimento. Le potenzialità intellettive inespresse. Neuroscienze e psicoanalisi: il cervello e la mente relazionale. PNL e grafologia.

Esercitazioni in classe. Alla fine del corso la preparazione dei partecipanti potrà, su richiesta, essere valutata attraverso un esame che permetterà di iscriversi al corso successivo e di valutare eventualmente anche l’idoneità per affrontare un esame analogo in una Scuola di Grafologia.

 

 

 

INTERPRETAZIONE PSICOLOGICA DEL DISEGNO E DEL COLORE

lunedì  h. 8.30- 10.00 - ottobre – gennaio; UPBeduca, Biella

Dall’analisi del disegno si delinea la personalità del bambino. Dal disegno e dalla scelta dei colori si individua il carattere estroverso o introverso. Teorie sugli stadi dello sviluppo del disegno. Valutazione della maturazione del sistema nervoso in base all’abilità rappresentativa. Prime fasi del disegno infantile. Dall’immagine ai segni. Dal disegno alla scrittura. – Approfondimenti basilari di grafologia – Il colore – Lo scarabocchio – Il test dell’albero – Il test della figura umana – Il test della casa – Nozioni di psicologia: Struttura della psiche. Il conscio e l’inconscio. Freud. Le tappe evolutive della libido. Lo sviluppo della sessualità infantile. Jung. L’estroversione e l’introversione. Il carattere. I meccanismi di difesa e di compensazione. L’importanza dell’attività ludica – Esercitazioni pratiche in classe

 

ANALISI DELLA SCRITTURA

giovedì h. 21 – 22,30   ottobre – gennaio, Biella, ITIS,   

 Si esplorerà il proprio inconscio attraverso l’analisi della scrittura. Con la partecipazione attiva degli iscritti al corso seguiranno riflessioni, considerazioni e approfondimenti delle dinamiche della psiche. Sarà un lavoro di gruppo con importanti caratteristiche   in grado di favorire  lo sviluppo di relazioni, la capacità di aprirsi all’altro, la creazione di una cultura comune e potenti meccanismi trasformativi.  

 

DI CHE COLORE SEI?

giovedì h. 19,30 – 21    ottobre – gennaio    Biella, ITIS,   

Durante il corso  viene  proposta la valutazione della personalità attraverso la somministrazione del  Test dei colori di Max Luescher.  Decodificare   il linguaggio inconscio ed emozionale  dei colori scelti significa raggiungere i livelli inconsci psicovegetativi della persona. I  colori ci appaiono come dei segni di portata universale, essi ci conducono alla nozione platonica delle idee o archetipi  e ci appaiono come dei crocevia dove si incontrano l’arte, la scienza e la filosofia. Essi indicano come dei pali segnaletici il senso delle energie fisiche e morali. Analisi dei colori  nei nostri disegni, nell’arte e nel cinema. I colori come espressione di uno stato d’animo. Il colore è l’organigramma di ogni vita sociale e mentale; articola lo spazio e il tempo, coordina le conoscenze e crea al loro interno dei sistemi. Il colore è sempre un’arte della memoria. 

 ASCOLTA IL TUO INCONSCIO    

 mercoledì h.19,30 – 21       ottobre – gennaio¸  Biella, ITIS.      

Si  esplorerà il proprio inconscio attraverso l’analisi della scrittura e l’applicazione dei test del disegno e del colore. Si cercherà, smontando e rimontando i meccanismi  psicologici dell’individuo, di penetrare nel sottosuolo dello spirito, in quel territorio inesplorato dell’inconscio dove, apparentemente dimenticati, si svolgono i drammi più dolorosi dell’essere umano. Con la partecipazione attiva degli iscritti al corso si cercherà di entrare in sintonia con il mondo interno di ognuno per ascoltare le emozioni, i ricordi, i sogni, le paure, le fragilità, e i punti di forza. Sarà un lavoro di gruppo con importanti caratteristiche  in grado di accompagnare la crescita verso nuovi orizzonti e di  favorire  lo sviluppo della vita psichica di ognuno  evidenziando l'involucro di suoni, di parole e la  risonanza affettivo - semantica che accompagna il divenire della mente.

 

 

 

  ARTETERAPIA DINAMICA: DIVENTARE ARTISTI DELLA PROPRIA VITA

  lunedì h 10.00–11.30  ottobre – gennaio; Biella,  ITIS

“Ogni uomo deve fare della sua vita un’opera d’arte”  Oscar Wilde

 Le attuali ricerche neurobiologiche considerano il disegno, il fare arte, il creare, un approccio efficace per sviluppare un cambiamento. Può essere interessante un approccio vissuto in gruppo. Non si tratta di applicare tecniche o di senso estetico, ogni opera deve poter parlare del suo creatore. Il prodotto finale deve essere spontaneo, naturale, non deve rispondere a delle norme. Il fine dell'opera è di scoprire l'inconscio, esprimerlo in modo personale, senza dare alcuna importanza alle capacità di creazione artistica del suo autore. Rappresentare, attraverso il disegno, sensazioni, stati d'animo, sia che si disegni a tema libero sia che vengano date delle consegne dalla docente, facilita la comunicazione delle percezioni e delle emozioni profonde. Inoltre incoraggia l'espressione di sè e la comunicazione attraverso la creazione in modo tale da attenuare le manifestazioni emotive quali l'ansia, lo stress, l'angoscia. le paure, la collera, i blocchi. L'immagine ha il potere di affrontare un sintomo e di liberarsene, può far affiorare un linguaggio inconscio che, con l'aiuto dell'Analista del disegno, la persona può imparare a conoscere, facendo luce su aspetti di sè che non conosce e acquistare una maggior consapevolezza imparando a gestire meglio le proprie emozioni, a riconoscerle e a comprenderne anche le origini. Il processo creativo del fare arte migliora ed accresce il benessere fisico, mentale ed emozionale di tutte le età. E' basato sulla convinzione che il processo creativo trasformato in espressione di se stessi aiuti le persone a risolvere i conflitti ed i problemi, sviluppi abilità interpersonali , gestisca il comportamento, riduca lo stress, aumenti l'autostima e la consapevolezza di sè e prepari ad ottenere comprensioni  e intuizioni.  L’Arteterapia  può essere utile per i bambini, gli adolescenti, adulti, anziani, gruppi, famiglie.  L’atelier collettivo , proposto con un ritmo regolare, può  diventare  un momento privilegiato di mediazione, propizio alla liberazione della parola ed alla disattivazione dei conflitti e delle tensioni.

 

 

INIZIO CORSI: LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2012

 

Come iscriversi

Ci si iscrive a UPBeduca, compilando in ogni sua parte e sottoscrivendo l'apposita scheda e presentando la stessa a una qualsiasi delle segreteria.